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Adesione soci

Devo ricordarvi in primo luogo che per ora stiamo avendo successo solo negli Stati Uniti, perché in Europa, ad esempio, la stragrande maggioranza degli ospedali si rifiuta ancora di far scegliere il donatore di sangue al paziente. Siamo molto più vicini di prima, ma non possiamo ancora dare alcuna data. Per spiegare in dettaglio come si presenta il processo organizzativo, tuttavia, uno sguardo agli Stati Uniti è abbastanza adatto, poiché ciò avverrà ovunque in modo simile. Abbiamo già espletato la nostra
azione di mediatori in vari paesi, ma questi ospedali non vogliono essere nominati per paura di rappresaglie…ed è per questo che non compaiono nelle nostre liste. Facciamo l’ipotesi che stiate cercando un donatore di sangue, diciamo per un intervento chirurgico programmato tra 4 settimane. Se siete un membro della nostra organizzazione e andate alla pagina “Cerca donatori di sangue”, lì inserite il vostro gruppo sanguigno, il paese e la regione in cui avrete bisogno di un donatore e, ad esempio, otterrete il seguente risultato:
Troverete 35 potenziali donatori nella vostra regione. Premete il pulsante nero “richiesta donatore di sangue via email!” e compilate il susseguente modulo di contatto. Lì specificate le vostre informazioni, ad es. quanto è urgente la vostra richiesta, se il vostro ospedale ha già accettato il vostro donatore di sangue e inviate vari altri dettagli. Riceveremo il vostro messaggio, che verrà elaborato da noi immediatamente, che si presenta così nel back-end (foto di esempio – nessun dato reale):
Il nostro sistema traccia le potenziali corrispondenze sulla mappa e seleziona le 3-5 più vicine da notificare. A seconda di ciò che hai specificato nel modulo di contatto, li contatteremo noi o potrete contattarli voi stessi o il vostro ospedale. In generale, l’ospedale contatterà i donatori, il cui sangue sarà naturalmente testato nuovamente prima della donazione, come con qualsiasi donazione di sangue. Il nostro sistema è estremamente accurato, quindi per motivi di privacy, ovviamente, non possiamo mostrare questa carta nel front-end. Qui potete anche vedere che è estremamente importante fornire la vostra via e il numero civico quando inserite i dati, perché altrimenti il sistema semplicemente non può trovarvi.
Ricordatevi soprattutto che in caso di emergenza è molto importante che abbiate correttamente compilato e protetto il testamento biologico, perché solo allora il codice QR sulla vostra tessera condurrà i professionisti medici direttamente al vostro testamento biologico, dove il punto più importante è ancora il riferimento all’autotrasfusione, grazie alla quale si possono prevenire gran parte delle trasfusioni con sangue estraneo. Questa è ancora la più grande preoccupazione di SafeBlood: la migliore trasfusione è sempre una trasfusione evitata. Per i pochi casi rimanenti che richiedono effettivamente sangue omologo in caso di emergenza, puntiamo ancora alla collaborazione con banche del sangue private, che possono intervenire in questo caso perché la mediazione è chiaramente troppo lenta. I risultati iniziali possono giungere presto, ma ancora una volta non nell’Europa occidentale e centrale. Se non hai ancora trovato una clinica che accetti la tua libera scelta del donatore di sangue, puoi ovviamente cercare una clinica adatta nella tua regione come membro: https://safeblood.it/it/cerca-un-partner-sanitario/
Ma non aspettarti troppo: negli Stati Uniti aggiungeremo presto i nostri primi partner medici a questo elenco, in Europa, Canada o Australia troverai per ora praticamente solo cliniche che non hanno risposto, o se non del tutto, solo in modo negativo. Ci sono anche altri paesi in cui siamo già in trattativa con le cliniche, ad es. in Messico, Nord Africa o Europa orientale, ma lì tutto è un po’ meno complicato.

Questo può essere fatto solo tramite la pagina “registrati” (https://safeblood.it/it/diventa-un-socio/ – o con l’estensione del proprio paese invece di “it”) sul nostro sito web. Si prega di compilare tutto ciò che è richiesto…vi guideremo attraverso il processo di registrazione, dove inserirete, tra le altre cose, i vostri dati personali e vi verrà chiesto del vostro stato di vaccinazione. Caricate anche un documento di identità, perché dobbiamo essere sicuri che siate un vero essere umano. Vi chiediamo anche di pagare una quota associativa per due motivi: primo, la nostra organizzazione è diventata molto grande e amministrativamente complessa; il che costa denaro. E secondo, questo è un passo in più per assicurarci che non siate “membri gaga” o addirittura “talpe” (infiltrati) – solo quei membri che sono effettivamente per e con noi si fanno carico di questa spesa e sforzo extra.

Il prezzo standard consigliato per l’iscrizione è di 50EURO/CHF/USD (per l’Africa 20USD) nel primo anno, 20EURO/CHF/USD dal secondo anno in poi. Questi sono costi standard per le persone con un reddito normale, ma stabilite pure voi stessi il contributo in base alle vostre possibilità. Se vi trovate in difficoltà economiche, trasferite pure solo 10€ o 20€ o altro, se invece potete versare una quota maggiore, pagate di più – ve ne saremo immensamente grati. È importante che tutti siano coinvolti, perché “l’azione è reazione” – ecco perché diventare un membro; perché senza il vostro impegno, il vostro aiuto, non funzionerà. Il solo aspettare che gli altri facciano tutto e poi sedersi nel nido pronto è anche possibile, ma forse siete anche voi dei pioniere piuttosto che dei seguaci. 😉

Cosa molto importante: inserite le informazioni di cui abbiamo bisogno. E’ assolutamente inutile che vi iscriviate senza darci il vostro gruppo sanguigno o come e dove potete essere raggiunti. Verrete inseriti in un database (completamente anonimo) in cui noi e voi potremo cercare potenziali donatori di sangue. Se non ci sono informazioni lì dentro, il tutto non funzionerà. Tuttavia, se non conoscete ancora il vostro gruppo sanguigno in questo momento, nessun problema, potete diventare socio ora e aggiungerlo in seguito.

Se avete difficoltà con il computer (compilate la domanda di adesione su un pc o almeno su un tablet, è più difficile su un cellulare per le dimensioni ridotte dello schermo), chiedete ai vostri figli di aiutarvi, o ad un amico. Se siete soli, mandateci un’e-mail o chiamateci – allora vi aiuteremo.

Dato che vogliamo poter abbinare donatori e riceventi, facendolo a livello internazionale, abbiamo la necessità di archiviare i dati dei nostri associati in un database online. Siamo consapevoli che ciò comporta alcuni rischi che cerchiamo di minimizzare con grandi sforzi nella protezione dei vostri dati utilizzando le più innovative tecnologie (come per https://safeblood.it/en/ufaq/how-do-you-make-sure-that-someone-cant-access-all-the-living-wills-o n-the-website/). Inoltre, poiché stiamo fattivamente cercando di rimanere un passo avanti ai possibili attaccanti, con regolarità cerchiamo noi stessi di hackerare il nostro database, ad oggi senza alcun successo. Tuttavia, siamo consapevoli che qualsiasi database online può essere hackerato e questo è uno dei motivi per cui, ad esempio, eliminiamo la vostra carta d’identità non appena il nostro staff ha verificato i vostri dati, in genere dopo un paio di giorni.

Certamente anche se questo database non è online ed è archiviato solo su un hard drive esterno, potrebbe anch’esso essere rubato ed anche hackerato, il che significa semplicemente che dovete essere voi a decidere cosa sia più importante: la possibilità di trovare un donatore di sangue quando ne avrete la necessità (ed anche essere trovati come donatori quando necessita ad altri), o la vostra massima privacy non fornendo informazioni sensibili, nè a noi nè a chiunque altro, tanto da non poter essere trovati. Non ci sono altre possibilità.

Tuttavia, noi crediamo fermamente che una volta iniziato ad utilizzare un telefono cellulare, Internet, un’e-mail, o qualsiasi altro tipo di informazione digitale (inclusi tutti i dati raccolti da qualsiasi ospedale in cui siate stati ricoverati) sia molto semplicistico credere che qualsiasi cosa trasmessa tramite uno qualsiasi di questi canali rimarrà privato, non ha importanza quanto stretti siano i vostri provvedimenti in fatto di privacy su ciascuno di questi dispositivi. Inoltre, credere che i canali Telegram siano più sicuri di Whatsapp o altri simili è più che un’illusione. Al contrario, è ovvio che come associato o utilizzatore delle suddette organizzazioni potreste chiaramente appartenere ad una delle tipologie maggiormente critiche, o non dispiacervi di essere identificati come uno di loro, o preferire scegliere di rimanere completamente sconosciuti o sotto i radar. E poi, ovviamente, smettere di usare tutti i dispositivi elettronici menzionati all’inizio, compresi i trasporti pubblici, gli ospedali, i supermercati (a meno che non paghiate solo in contanti e vi assicuriate che nessuna telecamera di sorveglianza sia attiva quando passate davanti la cassa…).

L’approccio personale a questo problema da parte dell’intero staff di SafeBlood è: diciamo apertamente a chiunque sia interessato che ci rifiutiamo di partecipare allo studio genetico mondiale che passa sotto il nome di “vaccini a mRNA” o simili, e invitiamo tutti ad aggiungerci a qualsiasi database. Inoltre, affermiamo di opporci pubblicamente a qualsiasi partecipazione forzata a simili studi. Viviamo semplicemente una vita che ci permette di difendere quelli che tutti noi crediamo essere valori personali importanti e non abbiamo segreti…proprio come insegnamo ai nostri figli e nipoti a difendere i loro valori, perché se non lo facciamo, alla fine ci troveremo in una condizione in cui non ci saranno più valori da difendere.

E per quanto riguarda la privacy e la riservatezza di qualsiasi dato: siamo pienamente consapevoli del fatto che non esistano più non appena si utilizza uno dei suddetti dispositivi elettronici. Qualsiasi altra cosa sarebbe un’illusione.
Ma, non tutti hanno il privilegio di poter difendere pubblicamente i propri valori in ogni momento e per quelli di voi che sono membri di SafeBlood, facciamo il possibile per proteggere i vostri dati e la vostra privacy nel miglior modo possibile.

Come, dove, quando, cosa, perché?

Eccovi la risposta direttamente dal fondatore, Professionista alternativo George Della Pietra:
“Qualcuno deve prendersi la colpa, e il mio è l’ideale per questo, perché non ho reputazione da perdere. Mi ha fatto molto piacere che all’incontro per la fondazione della nostra associazione senza scopo di lucro ho potuto ispirare e conquistare personalità illustri come, tra gli altri, il co-fondatore di Aletheia Dr. Rainer Schregel o l’avvocato della resistenza per eccellenza, Philipp Kruse, per la nostra causa. Ma hanno già così tanto da fare che non possono impegnarsi molto in termini di tempo. Quindi fin dall’inizio il lavoro principale è stato svolto da me: lavoro per Safeblood da due anni ormai, a tempo pieno e gratuitamente. Nel frattempo, ho alcune persone che mi aiutano e che preferiscono stare in secondo piano. ma tutte le spese le ho pagate di tasca mia. Questa borsa ora è davvero messa molto male, e sono contento che gran parte dei nostri membri aiuti con la propria quota associativa a distribuire le notevoli spese ora su più spalle.

Non mi piace espormi, ma non ho problemi a difendere una causa importante con il mio nome sempre e ovunque. Se mi cerchi su Google trovi un sacco di voci, principalmente sulla mia attività di musicista, e ad un certo punto finisci sul mio sito privato giorgiodellapietra.com e poi potresti pensare “Cosa c’entra questo tizio con SafeBlood?” Beh, c’è molto su di me su questo sito, ma ho fatto anche molte altre cose nella mia vita. Quello che non dice, ad esempio, è che ho studiato tutti i tipi di medicina complementare per circa 20 anni, in Svizzera, Germania, Cina e Thailandia. E che ho gestito uno studio naturopatico negli anni ‘80 e ‘90, concentrandomi su virus, batteri e danni da vaccino. Tombola! Non sono un virologo di vermi da laboratorio, ma potrei vedere giorno dopo giorno nella mia pratica i vantaggi e gli svantaggi di trattare correttamente e senza paura virus e batteri, così come gli svantaggi delle vaccinazioni, nei miei pazienti. A quel tempo l’HIV creava esattamente lo stesso clamore di oggi col Coronavirus e recentemente il vaiolo delle scimmie – a quel tempo si procedeva ancora su una sgradevole base di minoranza, per provare a volte fino a che punto si può arrivare se si introduce di nuovo lentamente il fascismo – oggi lo fanno spudoratamente e apertamente contro il mondo intero.

Poiché ho sempre avuto un piede in galera – con i miei metodi nella mia pratica (questo è ciò che devi affrontare quando aiuti le persone a stare davvero bene), sono sempre rimasto sottotono – non ho mai avuto un sito web per il mio lavoro, e questo è stato un buon addestramento. Oggi non si può chiudere un’attività perché chi la pratica è partito da tempo per altri lidi, ma quando il Coronavirus è finito sapevo dal primo giorno che qui c’era un’agenda disastrosa che veniva portata avanti, e quando le vaccinazioni sono terminate il disastro era completo. Il problema del sangue è venuto alla mia attenzione molto rapidamente e ho continuato a sperare che qualcun altro lo affrontasse. Ma nessuno l’ha fatto, e così l’ho fatto io. All’inizio ho chiesto al Prof. Bhakdi la sua opinione, e lui ha pensato che fosse fantastico, ma mi ha anche detto ‘Devi pensare molto attentamente se ne vale la pena – è una faccenda enorme’. Aveva ragione, lo sforzo è enorme e gli avversari sono travolgenti, ma la domanda se lo sforzo vale la pena non si è mai posta per me…ho 8 figli e 6 nipoti (a proposito, tutti non vaccinati e nel migliore dei modi in salute grazie a un sistema immunitario intatto), e mi piacerebbe poterli guardare negli occhi in futuro quando mi chiederanno un giorno ‘Cosa hai fatto davvero contro il nascente fascismo e i politici criminali di allora?’Allora potrò dire ‘Almeno ci ho provato’”.

Giorgio Della Pietra, Fondatore

Devo ricordarvi in primo luogo che per ora stiamo avendo successo solo negli Stati Uniti, perché in Europa, ad esempio, la stragrande maggioranza degli ospedali si rifiuta ancora di far scegliere il donatore di sangue al paziente. Siamo molto più vicini di prima, ma non possiamo ancora dare alcuna data.

Per spiegare in dettaglio come si presenta il processo organizzativo, tuttavia, uno sguardo agli Stati Uniti è abbastanza adatto, poiché ciò avverrà ovunque in modo simile. Abbiamo già espletato la nostra

azione di mediatori in vari paesi, ma questi ospedali non vogliono essere nominati per paura di rappresaglie…ed è per questo che non compaiono nelle nostre liste.
Facciamo l’ipotesi che stiate cercando un donatore di sangue, diciamo per un intervento chirurgico programmato tra 4 settimane. Se siete un membro della nostra organizzazione e andate alla pagina “Cerca donatori di sangue”, lì inserite il vostro gruppo sanguigno, il paese e la regione in cui avrete bisogno di un donatore e, ad esempio, otterrete il seguente risultato:

Troverete 35 potenziali donatori nella vostra regione.
Premete il pulsante nero “richiesta donatore di sangue via email!” e compilate il susseguente modulo di contatto. Lì specificate le vostre informazioni, ad es. quanto è urgente la vostra richiesta, se il vostro ospedale ha già accettato il vostro donatore di sangue e inviate vari altri dettagli.

Riceveremo il vostro messaggio, che verrà elaborato da noi immediatamente, che si presenta così nel back-end (foto di esempio – nessun dato reale):

Il nostro sistema traccia le potenziali corrispondenze sulla mappa e seleziona le 3-5 più vicine da notificare. A seconda di ciò che hai specificato nel modulo di contatto, li contatteremo noi o potrete contattarli voi stessi o il vostro ospedale. In generale, l’ospedale contatterà i donatori, il cui sangue sarà naturalmente testato nuovamente prima della donazione, come con qualsiasi donazione di sangue.

Il nostro sistema è estremamente accurato, quindi per motivi di privacy, ovviamente, non possiamo mostrare questa carta nel front-end. Qui potete anche vedere che è estremamente importante fornire la vostra via e il numero civico quando inserite i dati, perché altrimenti il sistema semplicemente non può trovarvi.

Ricordatevi soprattutto che in caso di emergenza è molto importante che abbiate correttamente compilato e protetto il testamento biologico, perché solo allora il codice QR sulla vostra tessera condurrà i professionisti medici direttamente al vostro testamento biologico, dove il punto più importante è ancora il riferimento all’autotrasfusione, grazie alla quale si possono prevenire gran parte delle trasfusioni con sangue estraneo. Questa è ancora la più grande preoccupazione di SafeBlood: la migliore trasfusione è sempre una trasfusione evitata. Per i pochi casi rimanenti che richiedono effettivamente sangue omologo in caso di emergenza, puntiamo ancora alla collaborazione con banche del sangue private, che possono intervenire in questo caso perché la mediazione è chiaramente troppo lenta. I risultati iniziali possono giungere presto, ma ancora una volta non nell’Europa occidentale e centrale.

Se non hai ancora trovato una clinica che accetti la tua libera scelta del donatore di sangue, puoi ovviamente cercare una clinica adatta nella tua regione come membro: https://safeblood.it/it/cerca-un-partner-sanitario/

Ma non aspettarti troppo: negli Stati Uniti aggiungeremo presto i nostri primi partner medici a questo elenco, in Europa, Canada o Australia troverai per ora praticamente solo cliniche che non hanno risposto, o se non del tutto, solo in modo negativo. Ci sono anche altri paesi in cui siamo già in trattativa con le cliniche, ad es. in Messico, Nord Africa o Europa orientale, ma lì tutto è un po’ meno complicato.

Questo può essere fatto solo tramite la pagina “registrati” (https://safeblood.it/it/diventa-un-socio/ – o con l’estensione del proprio paese invece di “it”) sul nostro sito web. Si prega di compilare tutto ciò che è richiesto…vi guideremo attraverso il processo di registrazione, dove inserirete, tra le altre cose, i vostri dati personali e vi verrà chiesto del vostro stato di vaccinazione. Caricate anche un documento di identità, perché dobbiamo essere sicuri che siate un vero essere umano. Vi chiediamo anche di pagare una quota associativa per due motivi: primo, la nostra organizzazione è diventata molto grande e amministrativamente complessa; il che costa denaro. E secondo, questo è un passo in più per assicurarci che non siate “membri gaga” o addirittura “talpe” (infiltrati) – solo quei membri che sono effettivamente per e con noi si fanno carico di questa spesa e sforzo extra.

Il prezzo standard consigliato per l’iscrizione è di 50EURO/CHF/USD (per l’Africa 20USD) nel primo anno, 20EURO/CHF/USD dal secondo anno in poi. Questi sono costi standard per le persone con un reddito normale, ma stabilite pure voi stessi il contributo in base alle vostre possibilità. Se vi trovate in difficoltà economiche, trasferite pure solo 10€ o 20€ o altro, se invece potete versare una quota maggiore, pagate di più – ve ne saremo immensamente grati. È importante che tutti siano coinvolti, perché “l’azione è reazione” – ecco perché diventare un membro; perché senza il vostro impegno, il vostro aiuto, non funzionerà. Il solo aspettare che gli altri facciano tutto e poi sedersi nel nido pronto è anche possibile, ma forse siete anche voi dei pioniere piuttosto che dei seguaci. 😉

Cosa molto importante: inserite le informazioni di cui abbiamo bisogno. E’ assolutamente inutile che vi iscriviate senza darci il vostro gruppo sanguigno o come e dove potete essere raggiunti. Verrete inseriti in un database (completamente anonimo) in cui noi e voi potremo cercare potenziali donatori di sangue. Se non ci sono informazioni lì dentro, il tutto non funzionerà. Tuttavia, se non conoscete ancora il vostro gruppo sanguigno in questo momento, nessun problema, potete diventare socio ora e aggiungerlo in seguito.

Se avete difficoltà con il computer (compilate la domanda di adesione su un pc o almeno su un tablet, è più difficile su un cellulare per le dimensioni ridotte dello schermo), chiedete ai vostri figli di aiutarvi, o ad un amico. Se siete soli, mandateci un’e-mail o chiamateci – allora vi aiuteremo.

Abbiamo diverse opzioni:

Diventa socio e quindi entra a far parte di un movimento che ha tanto più potere quanti più membri ha. Sostienici spargendo la voce sul nostro progetto: condividi tutto ciò che leggi o senti su di noi.

Se sei finanziariamente privilegiato, dona un contributo per permetterci di costruire la nostra banca del sangue.
Stiamo ancora cercando persone in vari paesi che possano gestire l’ufficio di rappresentanza locale. Dovete avere molto tempo a disposizione, essere in grado di gestire le email ed essere convinto della nostra causa. Se provenite da un background sanitario questo è un vantaggio, ma non necessario: la passione è la chiave. Vorremmo avere una persona di contatto in ogni paese e in ogni stato/cantone/distretto/regione/provincia che si occupi dei membri a livello locale. In parecchi paesi ci siamo già.

Parlate del nostro progetto con altre persone nelle vostre cerchie locali.

Al momento, l’esame microscopico del sangue da parte di un professionista esperto è l’unico metodo per riconoscere il sangue che mostra gli effetti della vaccinazione mRNA dal sangue normale. Poiché collaboriamo con laboratori e cliniche, stiamo cercando di rendere disponibile l’esame del sangue dei donatori. Fino ad allora i membri possono essere in grado di organizzare l’esame con professionisti della loro zona che offrono l’esame al microscopia a campo oscuro (DFM).

È necessaria la fiducia tra donatore e ricevente. I membri che richiedono una donazione diretta possono sentirsi più a loro agio nel cercare prima donatori tra familiari, amici e altre reti di fiducia, per i quali Safe Blood faciliterà la donazione attraverso fornitori di servizi sanitari.
Abbiamo grande fiducia nell’integrità dei nostri membri donatori. Detto questo, in teoria un “troll” o un terrorista potrebbero cercare di spacciarsi falsamente per “non vaccinato”. Riteniamo che sia un rischio a bassa probabilità, soprattutto rispetto all’elevata probabilità di ricevere sangue vaccinato con mRNA attraverso le banche del sangue esistenti. 😊

Per quanto riguarda l’obiettivo di creare una banca del sangue priva di vaccino mRNA, i moderni metodi scientifici devono ancora sviluppare un test rapido in grado di distinguere tra sangue vaccinato e non vaccinato con la precisione del cento per cento necessaria per quel progetto. Fino a quando la scienza non sarà sufficientemente avanzata per raggiungere questa tecnologia, una tale banca del sangue è illusoria. Fortunatamente, abbiamo molti scienziati dalla nostra parte (persone come il Prof. Bhakdi, Hockertz e molti altri) che stanno lavorando sodo per ottenere questo risultato.

Come strumento di osservazione, il DFM è uno dei numerosi metodi di microscopia in grado di rilevare gli effetti della proteina spike nel sangue dopo la vaccinazione con mRNA. La microscopia in campo oscuro è lo strumento di scelta, con il quale è possibile visualizzare chiaramente le differenze nel sangue. Questo uso è diverso da quello del DFM come strumento per la diagnosi di malattie specifiche, che non è ancora universalmente riconosciuto dalla medicina tradizionale occidentale.

In altre parole, per gestire una banca del sangue, sarà necessario un accordo diffuso sui protocolli riguardanti i metodi e gli standard di microscopia attualmente in fase di sviluppo. Saremo in grado di fornire tutto questo, ma abbiamo ancora bisogno di tempo.

Prof Dr. Stefan W. Hockertz risponde a questa domanda per noi:

“L’unica cosa che mi viene in mente è il rilevamento del prodotto genico. Gli individui vaccinati dovrebbero presentare una quantità significativa di proteina spike in modo permanente. Ciò può essere rilevato con il test ELISA specifico per la proteina spike IgG”. https://www.coronavirus-diagnostik.de/antikoerpertestsysteme-fuer-covid-19.html.  Naturalmente, questo include anche le persone gravemente malate, che non dovrebbero donare il sangue neanche in questa condizione.

Il rilevamento diretto della proteina spike sarebbe, stranamente, la PCR ipersensibile. Una persona “vaccinata” dovrebbe, a differenza di una persona malata, esprimere la proteina spike molto più a lungo e senza alcun sintomo. Il vero malato asintomatico alla Drosten . Questa sarebbe anche una caratteristica distintiva basata su questa PCR, che è molto apprezzata per altri scopi.

Abbastanza eccitante: esclusi dalla donazione di sangue sarebbero sicuramente le persone asintomatiche positive alla PCR della proteina spike che esprimono il picco non a causa dell’infezione ma a causa della terapia genica…e questo continuamente per un periodo superiore alla normale patogenesi (circa 5 giorni). Si potrebbe anche rischiare di porre alcune persone “long covid” nel mazzo sbagliato, ma è meglio essere troppo precisi che avere una persona “vaccinata” come donatore.

Nessun sangue è più compatibile del proprio ed è quindi sempre l’opzione migliore nei casi in cui il proprio sangue può essere utilizzato in chirurgia. Oltre alla donazione di sangue autologo, dove si dona il proprio sangue prima di un intervento chirurgico programmato, ci sono altre opzioni.

L’autotrasfusione è un processo medico in cui il sangue di una persona viene raccolto, elaborato e quindi reinfuso nel suo corpo durante un intervento chirurgico. Questa è un’opzione per le trasfusioni di sangue del donatore e, se lo richiedi, viene utilizzata per le procedure chirurgiche che comportano una significativa perdita di sangue. L’autotrasfusione elimina il rischio di contaminazione dell’mRNA, trasmissione di malattie e reazioni allergiche associate al sangue omologo donato e garantisce che un paziente riceva sangue perfettamente compatibile, poiché il proprio sangue contiene gli antigeni e gli anticorpi necessari per una trasfusione di successo. L’autotrasfusione è indicata come IOS/ICS (salvataggio cellulare o risparmiatore di cellule, o MAT (autotrasfusione automatica) o ADR (ritrasfusione diretta autologa).

La procedura può essere eseguita utilizzando due tipi di dispositivi: risparmiatori di cellule e sistemi di recupero del sangue. I risparmiatori di cellule sono attaccati al corpo del paziente durante l’intervento chirurgico e raccolgono il sangue del paziente man mano che viene perso, mentre i sistemi di recupero del sangue sono dispositivi autonomi che raccolgono il sangue all’esterno del corpo. Entrambi i dispositivi funzionano filtrando e lavando il sangue raccolto, rimuovendo eventuali detriti e contaminanti e quindi reinfondendolo nel corpo del paziente.

L’autotrasfusione è un’utile alternativa alle trasfusioni di sangue donato in molte procedure chirurgiche. Riducendo il rischio di trasmissione di malattie e contaminazioni da mRNA e garantendo che il paziente riceva sangue perfettamente compatibile, l’autotrasfusione può migliorare l’esito delle procedure chirurgiche e ridurre il costo complessivo dell’assistenza sanitaria. Se il tuo medico o chirurgo ti dice che potresti aver bisogno di una trasfusione durante un intervento chirurgico, dovresti prima chiedere di donare il tuo sangue o utilizzare il salvacellule. Sfortunatamente, l’autotrasfusione non viene eseguita come procedura standard nella maggior parte degli ospedali, principalmente perché l’esecuzione sicura ed efficace degli ICS richiede un ambiente di sala operatoria con personale chirurgico, anestesista e infermieristico addestrato e dedicato; è più laborioso dell’alternativa trasfusionale del donatore. È necessaria una maggiore attenzione per garantire un prelievo di sangue sicuro ed efficiente. Sono richiesti investimenti finanziari in formazione, macchine e materiali usa e getta. In altre parole, la clinica fa semplicemente più soldi quando utilizza le unità di sangue da donatori. Pertanto, per assicurarti di ricevere un’autotrasfusione e ridurre al minimo il rischio di una trasfusione di sangue estraneo, devi richiederla espressamente. Parla con il tuo chirurgo prima di decidere dove vuoi sottoporti a un intervento chirurgico.

Per una descrizione più dettagliata del recupero cellulare intraoperatorio, vedere questo esempio.

La prima immagine in alto mostra un esempio di come funziona il sistema nella maggior parte delle cliniche e una versione più semplice in basso.

 

 

In questo momento potete farlo soltanto presso le istituzioni predeterminate, come la Croce Tossa e l’AVIS. Stiamo organizzando la nostra rete di infrastrutture, dato che sia la Croce Rossa che gli ospedali non hanno mostrato alcun interesse a lavorare con noi. In Svizzera abbiamo scritto alla SRC ed agli ospedali (così come stiamo facendo in ogni stato in cui abbiamo degli iscritti) e non abbiamo ricevuto alcuna risposta positiva. Se volete semplicemente donare il sangue e che il sangue dei non vaccinati venga etichettato e in seguito utilizzato come tale (che è ciò che molte persone non vaccinate vogliono), attualmente non avete altra scelta che aspettare fino a quando avremo in funzione le nostre infrastrutture con i necessari permessi.
Dato che il nostro primo passo è di focalizzarci sull’abbinamento dei gruppi sanguigni, non c’è bisogno che doniate “in anticipo”, vi contatteremo direttamente quando avremo bisogno del vostro sangue per uno degli altri nostri iscritti.

La questione legale è diffusa in tutti i paesi, ma non abbiamo visto da nessuna parte una legge che vieti esplicitamente a una clinica di lasciare la scelta del donatore di sangue, o del tipo di sangue del donatore, al paziente. E abbiamo assunto diversi avvocati per aiutarci a trovare queste leggi…non ne hanno trovata una.

Non vi è alcun motivo medico per utilizzare solo il sangue della Croce Rossa e dell’AVIS o per negare al paziente di portare lui stesso un potenziale donatore di sangue con il gruppo sanguigno appropriato. Se il vostro medico dice il contrario, sta mentendo o non lo sa. Dire che non è fattibile o consigliato per un motivo medico bolla tutte le cliniche e i medici che lo hanno sempre praticato come poco professionali o idioti. In molte parti del terzo mondo, è normale che ai pazienti venga chiesto di portare un parente come donatore di sangue. È una tipica arroganza occidentale pensare che solo noi qui nel cosiddetto Occidente abbiamo un sistema sanitario altamente sviluppato. Paesi come il Sudafrica, ad esempio, hanno persino alcuni dei migliori ospedali del mondo.

Spesso, soprattutto dagli ospedali tedeschi, vengono usate argomentazioni come “potrebbero esserci conflitti psicologici se hai il sangue di un parente” o simili assurdità…tutte scuse per riuscire a mantenere lo status quo.
Quindi in realtà non c’è motivo di negare questo diritto fondamentale. Perché lo fanno allora? Possiamo solo speculare qui, dal momento che nessuno in carica ammetterà di cosa si tratta, vale a dire un sacco di soldi (i grandi soldi), il potere e il far passare un programma che ci ha portato negli ultimi 2 anni di “pandemia” con tutte le sue conseguenze insensate, distruttive e talvolta pericolose per la vita (ad esempio effetti collaterali della vaccinazione su una scala mai vista prima).

Come esempio di questo programma, ecco una dichiarazione di Ann Bressington, ex membro del Consiglio legislativo dell’Australia occidentale. Un esempio dall’Australia, ma che può essere applicato paro paro praticamente a tutti i paesi del mondo. Ovviamente questa la si potrebbe definire una “teoria del complotto” e ignorarla, ma ci sono dozzine di tali affermazioni autentiche (precedentemente camuffate da “società segrete”, oggi facilmente reperibili su Internet) sia da parte di politici che di sedicenti leader di questo “Nuovo Ordine Mondiale”, ad es. nel libro di Klaus Schwab “Covid 19: Il grande reset”.

https://safeblood.ch/wp-content/uploads/2022/08/ANN_Bressington.mp4

Insistete sul vostro diritto umano, citate in giudizio la clinica, trovatene un’altra…fate tutto il necessario per evitare che vi venga trasfuso sangue contaminato da mRNA. Siamo in prima linea a lottareperquesto. Apartiredalloscorsosettembre,trovateundatabasedeinostripartnersanitari nella vostra area riservata…così potrete trovare una clinica online che vi garantirà il rispetto dei vostri diritti di base…ma vedrete anche lì quali cliniche ve lo negheranno.

Perché ci rifiutiamo di accettare l’intero imposizione fascista vaccinale che sta avvenendo nel mondo in questo momento. Per noi i vaccinati e i non vaccinati sono prima di tutto esseri umani, nessuno più prezioso dell’altro. Certo, distinguiamo questi due gruppi per motivi puramente medici, perché non vogliamo sangue vaccinato. È comprensibile che ci si possa chiedere se ha senso che una persona vaccinata voglia sangue non vaccinato.

Ma non dobbiamo dimenticare due cose qui: in primo luogo, molte persone sono state vaccinate solo sotto una pressione disumana e non lo rifarebbero mai più, e in secondo luogo, siamo totalmente convinti che meno ossidi di grafene e proteine spike dai al corpo, meglio è. Nessuna vaccinazione super, una vaccinazione meglio di due e così via. Siamo tutti umani e commettiamo errori. Non puniamo nessuno per l’errore di essersi vaccinato, e se c’è qualcuno che pensa che qui non ci sia posto per i vaccinati, quello fuori posto è proprio lui.

Con l’avvento dei nuovi vaccini a mRNA (come i vaccini per il Covid), ci troviamo di fronte ad una serie di nuove sfide, poiché nel tempo le cosiddette proteine spike vengono neutralizzate solamente in parte e non se ne conosce la portata. Secondo l’attuale stato della scienza, una gran quantità di additivi non organici non dichiarati contenuti in questi vaccini possono essere parzialmente eliminati dai metodi tradizionali di purificazione.

Il microscopio a campo oscuro mostra la presenza nel sangue di queste particelle anche dopo almeno 6 mesi, in alcuni casi non possono neppure essere degradate. Un gran numero di ricercatori e medici ha esternato grandi preoccupazioni riguardo i vaccini Covid, ma sono anche convinti che, attraverso il sangue, entrino nel corpo dalla porta sul retro, per così dire, e vi rimangano. Nella sezione delle FAQ

troverete un gran numero di link a informazioni molto importanti che non troverete in nessuno dei mass media.

Ulteriori informazioni sui gruppi sanguigni dei nostri membri e sulla compatibilità tra gruppi sanguigni in generale sono disponibili qui: https://safeblood.net/blutgruppendiagramme/

In gran parte dell’Africa, in Sudamerica e in numerosi stati degli USA, come il Texas, potete già averlo già da ora, nel resto del mondo ci vorrà un po’ più di tempo. In termini temporali, non possiamo fare alcuna promessa, più iscritti abbiamo, più accadrà velocemente, nel migliore dei casi , può essere nel corso di quest’anno, ma potrebbe anche essere che la nostra battaglia continuerà più a lungo. Quando sarà il momento, avremo una gran quantità di partner (ospedali, cliniche, laboratori) dove potrete donare e ricevere sangue. È improbabile che la Croce Rossa, in quanto monopolista in materia di riserve di sangue, cederà mai. Non appena riusciremo a realizzare politicamente che anche in questo settore l’economia di libero mercato renda possibile la concorrenza, allora le cose andranno decisamente meglio. Al momento non si ha scelta quando si tratta di donare il sangue: o si fa una donazione alla Croce Rossa e all’AVIS e il sangue non vaccinato finisce nella stessa confezione del sangue vaccinato, oppure si lascia stare e si aspetta finché non avremo un’alternativa.

Quando si tratta di prelevare il sangue, le cose stanno così: La nostra principale preoccupazione è essere in grado di fornire o trovare sangue “non vaccinato” a chiunque lo desideri. La parte di pura mediazione è già una realtà, sul nostro sito web puoi trovare un donatore di sangue idoneo (https://safeblood.it/it/cerca-gruppi-sanguigni-compatibili/ o con l’indirizzo del tuo Paese al posto di “it”). Al momento il problema è la carenza di partner sanitari (cliniche) dove poter portare il vostro donatore di sangue selezionato. Non ne abbiamo attualmente nessuno in tutta Europa, ma stiamo procedendo con il contattare tutte le cliniche e prevediamo di trovare il primo partner molto presto. Quanto prima forniremo un elenco dei partner in Africa, USA e Messico.

La creazione di una valida banca del sangue è attualmente ancora un sogno futuro perché fintanto che non potremo dimostrare scientificamente che il “nostro sangue” (una volta che avremo le banche del sangue) proviene da persone non vaccinate…il funzionamento di una banca del sangue del genere è assolutamente inutile…verrebbe chiusa il primo giorno. La procedura qui è quindi di creare per prima cosa un test scientificamente riconosciuto (la microscopia in campo oscuro è perfettamente sufficiente per noi, ma non per il legislatore) e solo successivamente costruire le infrastrutture. In questa prima fase ci concentriamo perciò sulla mediazione e sull’applicare pressione sugli ospedali affinché consentano (di nuovo) la libera scelta del donatore di sangue. Prima del Coronavirus, questo era possibile senza problemi e vogliamo raggiungere di nuovo questo stato.

C’è sempre una possibilità di “aggirare l’ostacolo”, se la via diretta non è possibile, e in questo caso dichiareremo semplicemente il “nostro” sangue come essere “sangue di membri di SafeBlood”, e non lo dichiareremo “non vaccinato”, il che è per noi più che sufficiente, e in questo modo non saremo in conflitto con alcuna legge.
Perciò, cosa consigliamo di fare nel momento in cui si ha bisogno di sangue immediatamente? Consigliamo di fare un testamento biologico in cui scrivere che “per motivi personali non si vuole sangue conservato”. Non menzionate una parola su vaccinazioni e simili e non fornite altre informazioni se non “motivi personali”. Scrivete inoltre che indicate un parente (se ne avete uno) come potenziale donatore di sangue che può essere contattato immediatamente (o che è presente di persona ad un intervento programmato) che ha lo stesso vostro gruppo sanguigno. Se non avete un parente, scriveteci immediatamente (come membro andate su https://safeblood.it/it/cerca-gruppi-sanguigni-compatibili/ e premete il pulsante nero “richiesta donatore di sangue via email”) quando l’ospedale darà il via libera al vostro volere, allora ne troveremo uno. Al momento, però, in realtà non è consigliabile presentarsi come oppositori della vaccinazione, perché poi si viene subito etichettati come “il nemico”, e nessuno è interessato ad aiutarvi. Una volta che saremo ben conosciuti come organizzazione e avremo una posizione davvero forte, potremo dire “Sono un membro di SafeBlood e la mia tessera di iscrizione (https://safeblood.it/it/mitgliederausweis-2/) dice cosa fare in questo caso”. Una volta che avremo una grande presenza nella maggior parte dei paesi, non ci sarà più modo di aggirarci – e lasciatevelo dire, siamo sulla buona strada per raggiungere questo obiettivo. – grazie a persone come voi.

Tuttavia, se vi piace difendere la vostra posizione, potreste già dire “Sono un membro di SafeBlood e il codice QR sulla mia tessera vi porta direttamente al mio testamento biologico, con chiare istruzioni per i professionisti medici” – e non dovete spiegare altro. Se venite portati in ospedale e siete incoscienti, i medici cercheranno istruzioni e troveranno comunque la vostra tessera.

Dato che vogliamo poter abbinare donatori e riceventi, facendolo a livello internazionale, abbiamo la necessità di archiviare i dati dei nostri associati in un database online. Siamo consapevoli che ciò comporta alcuni rischi che cerchiamo di minimizzare con grandi sforzi nella protezione dei vostri dati utilizzando le più innovative tecnologie (come per https://safeblood.it/en/ufaq/how-do-you-make-sure-that-someone-cant-access-all-the-living-wills-o n-the-website/). Inoltre, poiché stiamo fattivamente cercando di rimanere un passo avanti ai possibili attaccanti, con regolarità cerchiamo noi stessi di hackerare il nostro database, ad oggi senza alcun successo. Tuttavia, siamo consapevoli che qualsiasi database online può essere hackerato e questo è uno dei motivi per cui, ad esempio, eliminiamo la vostra carta d’identità non appena il nostro staff ha verificato i vostri dati, in genere dopo un paio di giorni.

Certamente anche se questo database non è online ed è archiviato solo su un hard drive esterno, potrebbe anch’esso essere rubato ed anche hackerato, il che significa semplicemente che dovete essere voi a decidere cosa sia più importante: la possibilità di trovare un donatore di sangue quando ne avrete la necessità (ed anche essere trovati come donatori quando necessita ad altri), o la vostra massima privacy non fornendo informazioni sensibili, nè a noi nè a chiunque altro, tanto da non poter essere trovati. Non ci sono altre possibilità.

Tuttavia, noi crediamo fermamente che una volta iniziato ad utilizzare un telefono cellulare, Internet, un’e-mail, o qualsiasi altro tipo di informazione digitale (inclusi tutti i dati raccolti da qualsiasi ospedale in cui siate stati ricoverati) sia molto semplicistico credere che qualsiasi cosa trasmessa tramite uno qualsiasi di questi canali rimarrà privato, non ha importanza quanto stretti siano i vostri provvedimenti in fatto di privacy su ciascuno di questi dispositivi. Inoltre, credere che i canali Telegram siano più sicuri di Whatsapp o altri simili è più che un’illusione. Al contrario, è ovvio che come associato o utilizzatore delle suddette organizzazioni potreste chiaramente appartenere ad una delle tipologie maggiormente critiche, o non dispiacervi di essere identificati come uno di loro, o preferire scegliere di rimanere completamente sconosciuti o sotto i radar. E poi, ovviamente, smettere di usare tutti i dispositivi elettronici menzionati all’inizio, compresi i trasporti pubblici, gli ospedali, i supermercati (a meno che non paghiate solo in contanti e vi assicuriate che nessuna telecamera di sorveglianza sia attiva quando passate davanti la cassa…).

L’approccio personale a questo problema da parte dell’intero staff di SafeBlood è: diciamo apertamente a chiunque sia interessato che ci rifiutiamo di partecipare allo studio genetico mondiale che passa sotto il nome di “vaccini a mRNA” o simili, e invitiamo tutti ad aggiungerci a qualsiasi database. Inoltre, affermiamo di opporci pubblicamente a qualsiasi partecipazione forzata a simili studi. Viviamo semplicemente una vita che ci permette di difendere quelli che tutti noi crediamo essere valori personali importanti e non abbiamo segreti…proprio come insegnamo ai nostri figli e nipoti a difendere i loro valori, perché se non lo facciamo, alla fine ci troveremo in una condizione in cui non ci saranno più valori da difendere.

E per quanto riguarda la privacy e la riservatezza di qualsiasi dato: siamo pienamente consapevoli del fatto che non esistano più non appena si utilizza uno dei suddetti dispositivi elettronici. Qualsiasi altra cosa sarebbe un’illusione.
Ma, non tutti hanno il privilegio di poter difendere pubblicamente i propri valori in ogni momento e per quelli di voi che sono membri di SafeBlood, facciamo il possibile per proteggere i vostri dati e la vostra privacy nel miglior modo possibile.

Domande generali

Devo ricordarvi in primo luogo che per ora stiamo avendo successo solo negli Stati Uniti, perché in Europa, ad esempio, la stragrande maggioranza degli ospedali si rifiuta ancora di far scegliere il donatore di sangue al paziente. Siamo molto più vicini di prima, ma non possiamo ancora dare alcuna data.

Per spiegare in dettaglio come si presenta il processo organizzativo, tuttavia, uno sguardo agli Stati Uniti è abbastanza adatto, poiché ciò avverrà ovunque in modo simile. Abbiamo già espletato la nostra

azione di mediatori in vari paesi, ma questi ospedali non vogliono essere nominati per paura di rappresaglie…ed è per questo che non compaiono nelle nostre liste.
Facciamo l’ipotesi che stiate cercando un donatore di sangue, diciamo per un intervento chirurgico programmato tra 4 settimane. Se siete un membro della nostra organizzazione e andate alla pagina “Cerca donatori di sangue”, lì inserite il vostro gruppo sanguigno, il paese e la regione in cui avrete bisogno di un donatore e, ad esempio, otterrete il seguente risultato:

Troverete 35 potenziali donatori nella vostra regione.
Premete il pulsante nero “richiesta donatore di sangue via email!” e compilate il susseguente modulo di contatto. Lì specificate le vostre informazioni, ad es. quanto è urgente la vostra richiesta, se il vostro ospedale ha già accettato il vostro donatore di sangue e inviate vari altri dettagli.

Riceveremo il vostro messaggio, che verrà elaborato da noi immediatamente, che si presenta così nel back-end (foto di esempio – nessun dato reale):

Il nostro sistema traccia le potenziali corrispondenze sulla mappa e seleziona le 3-5 più vicine da notificare. A seconda di ciò che hai specificato nel modulo di contatto, li contatteremo noi o potrete contattarli voi stessi o il vostro ospedale. In generale, l’ospedale contatterà i donatori, il cui sangue sarà naturalmente testato nuovamente prima della donazione, come con qualsiasi donazione di sangue.

Il nostro sistema è estremamente accurato, quindi per motivi di privacy, ovviamente, non possiamo mostrare questa carta nel front-end. Qui potete anche vedere che è estremamente importante fornire la vostra via e il numero civico quando inserite i dati, perché altrimenti il sistema semplicemente non può trovarvi.

Ricordatevi soprattutto che in caso di emergenza è molto importante che abbiate correttamente compilato e protetto il testamento biologico, perché solo allora il codice QR sulla vostra tessera condurrà i professionisti medici direttamente al vostro testamento biologico, dove il punto più importante è ancora il riferimento all’autotrasfusione, grazie alla quale si possono prevenire gran parte delle trasfusioni con sangue estraneo. Questa è ancora la più grande preoccupazione di SafeBlood: la migliore trasfusione è sempre una trasfusione evitata. Per i pochi casi rimanenti che richiedono effettivamente sangue omologo in caso di emergenza, puntiamo ancora alla collaborazione con banche del sangue private, che possono intervenire in questo caso perché la mediazione è chiaramente troppo lenta. I risultati iniziali possono giungere presto, ma ancora una volta non nell’Europa occidentale e centrale.

Se non hai ancora trovato una clinica che accetti la tua libera scelta del donatore di sangue, puoi ovviamente cercare una clinica adatta nella tua regione come membro: https://safeblood.it/it/cerca-un-partner-sanitario/

Ma non aspettarti troppo: negli Stati Uniti aggiungeremo presto i nostri primi partner medici a questo elenco, in Europa, Canada o Australia troverai per ora praticamente solo cliniche che non hanno risposto, o se non del tutto, solo in modo negativo. Ci sono anche altri paesi in cui siamo già in trattativa con le cliniche, ad es. in Messico, Nord Africa o Europa orientale, ma lì tutto è un po’ meno complicato.

Al momento, l’esame microscopico del sangue da parte di un professionista esperto è l’unico metodo per riconoscere il sangue che mostra gli effetti della vaccinazione mRNA dal sangue normale. Poiché collaboriamo con laboratori e cliniche, stiamo cercando di rendere disponibile l’esame del sangue dei donatori. Fino ad allora i membri possono essere in grado di organizzare l’esame con professionisti della loro zona che offrono l’esame al microscopia a campo oscuro (DFM).

È necessaria la fiducia tra donatore e ricevente. I membri che richiedono una donazione diretta possono sentirsi più a loro agio nel cercare prima donatori tra familiari, amici e altre reti di fiducia, per i quali Safe Blood faciliterà la donazione attraverso fornitori di servizi sanitari.
Abbiamo grande fiducia nell’integrità dei nostri membri donatori. Detto questo, in teoria un “troll” o un terrorista potrebbero cercare di spacciarsi falsamente per “non vaccinato”. Riteniamo che sia un rischio a bassa probabilità, soprattutto rispetto all’elevata probabilità di ricevere sangue vaccinato con mRNA attraverso le banche del sangue esistenti. 😊

Per quanto riguarda l’obiettivo di creare una banca del sangue priva di vaccino mRNA, i moderni metodi scientifici devono ancora sviluppare un test rapido in grado di distinguere tra sangue vaccinato e non vaccinato con la precisione del cento per cento necessaria per quel progetto. Fino a quando la scienza non sarà sufficientemente avanzata per raggiungere questa tecnologia, una tale banca del sangue è illusoria. Fortunatamente, abbiamo molti scienziati dalla nostra parte (persone come il Prof. Bhakdi, Hockertz e molti altri) che stanno lavorando sodo per ottenere questo risultato.

Come strumento di osservazione, il DFM è uno dei numerosi metodi di microscopia in grado di rilevare gli effetti della proteina spike nel sangue dopo la vaccinazione con mRNA. La microscopia in campo oscuro è lo strumento di scelta, con il quale è possibile visualizzare chiaramente le differenze nel sangue. Questo uso è diverso da quello del DFM come strumento per la diagnosi di malattie specifiche, che non è ancora universalmente riconosciuto dalla medicina tradizionale occidentale.

In altre parole, per gestire una banca del sangue, sarà necessario un accordo diffuso sui protocolli riguardanti i metodi e gli standard di microscopia attualmente in fase di sviluppo. Saremo in grado di fornire tutto questo, ma abbiamo ancora bisogno di tempo.

Prof Dr. Stefan W. Hockertz risponde a questa domanda per noi:

“L’unica cosa che mi viene in mente è il rilevamento del prodotto genico. Gli individui vaccinati dovrebbero presentare una quantità significativa di proteina spike in modo permanente. Ciò può essere rilevato con il test ELISA specifico per la proteina spike IgG”. https://www.coronavirus-diagnostik.de/antikoerpertestsysteme-fuer-covid-19.html.  Naturalmente, questo include anche le persone gravemente malate, che non dovrebbero donare il sangue neanche in questa condizione.

Il rilevamento diretto della proteina spike sarebbe, stranamente, la PCR ipersensibile. Una persona “vaccinata” dovrebbe, a differenza di una persona malata, esprimere la proteina spike molto più a lungo e senza alcun sintomo. Il vero malato asintomatico alla Drosten . Questa sarebbe anche una caratteristica distintiva basata su questa PCR, che è molto apprezzata per altri scopi.

Abbastanza eccitante: esclusi dalla donazione di sangue sarebbero sicuramente le persone asintomatiche positive alla PCR della proteina spike che esprimono il picco non a causa dell’infezione ma a causa della terapia genica…e questo continuamente per un periodo superiore alla normale patogenesi (circa 5 giorni). Si potrebbe anche rischiare di porre alcune persone “long covid” nel mazzo sbagliato, ma è meglio essere troppo precisi che avere una persona “vaccinata” come donatore.

Nessun sangue è più compatibile del proprio ed è quindi sempre l’opzione migliore nei casi in cui il proprio sangue può essere utilizzato in chirurgia. Oltre alla donazione di sangue autologo, dove si dona il proprio sangue prima di un intervento chirurgico programmato, ci sono altre opzioni.

L’autotrasfusione è un processo medico in cui il sangue di una persona viene raccolto, elaborato e quindi reinfuso nel suo corpo durante un intervento chirurgico. Questa è un’opzione per le trasfusioni di sangue del donatore e, se lo richiedi, viene utilizzata per le procedure chirurgiche che comportano una significativa perdita di sangue. L’autotrasfusione elimina il rischio di contaminazione dell’mRNA, trasmissione di malattie e reazioni allergiche associate al sangue omologo donato e garantisce che un paziente riceva sangue perfettamente compatibile, poiché il proprio sangue contiene gli antigeni e gli anticorpi necessari per una trasfusione di successo. L’autotrasfusione è indicata come IOS/ICS (salvataggio cellulare o risparmiatore di cellule, o MAT (autotrasfusione automatica) o ADR (ritrasfusione diretta autologa).

La procedura può essere eseguita utilizzando due tipi di dispositivi: risparmiatori di cellule e sistemi di recupero del sangue. I risparmiatori di cellule sono attaccati al corpo del paziente durante l’intervento chirurgico e raccolgono il sangue del paziente man mano che viene perso, mentre i sistemi di recupero del sangue sono dispositivi autonomi che raccolgono il sangue all’esterno del corpo. Entrambi i dispositivi funzionano filtrando e lavando il sangue raccolto, rimuovendo eventuali detriti e contaminanti e quindi reinfondendolo nel corpo del paziente.

L’autotrasfusione è un’utile alternativa alle trasfusioni di sangue donato in molte procedure chirurgiche. Riducendo il rischio di trasmissione di malattie e contaminazioni da mRNA e garantendo che il paziente riceva sangue perfettamente compatibile, l’autotrasfusione può migliorare l’esito delle procedure chirurgiche e ridurre il costo complessivo dell’assistenza sanitaria. Se il tuo medico o chirurgo ti dice che potresti aver bisogno di una trasfusione durante un intervento chirurgico, dovresti prima chiedere di donare il tuo sangue o utilizzare il salvacellule. Sfortunatamente, l’autotrasfusione non viene eseguita come procedura standard nella maggior parte degli ospedali, principalmente perché l’esecuzione sicura ed efficace degli ICS richiede un ambiente di sala operatoria con personale chirurgico, anestesista e infermieristico addestrato e dedicato; è più laborioso dell’alternativa trasfusionale del donatore. È necessaria una maggiore attenzione per garantire un prelievo di sangue sicuro ed efficiente. Sono richiesti investimenti finanziari in formazione, macchine e materiali usa e getta. In altre parole, la clinica fa semplicemente più soldi quando utilizza le unità di sangue da donatori. Pertanto, per assicurarti di ricevere un’autotrasfusione e ridurre al minimo il rischio di una trasfusione di sangue estraneo, devi richiederla espressamente. Parla con il tuo chirurgo prima di decidere dove vuoi sottoporti a un intervento chirurgico.

Per una descrizione più dettagliata del recupero cellulare intraoperatorio, vedere questo esempio.

La prima immagine in alto mostra un esempio di come funziona il sistema nella maggior parte delle cliniche e una versione più semplice in basso.

 

 

In questo momento potete farlo soltanto presso le istituzioni predeterminate, come la Croce Tossa e l’AVIS. Stiamo organizzando la nostra rete di infrastrutture, dato che sia la Croce Rossa che gli ospedali non hanno mostrato alcun interesse a lavorare con noi. In Svizzera abbiamo scritto alla SRC ed agli ospedali (così come stiamo facendo in ogni stato in cui abbiamo degli iscritti) e non abbiamo ricevuto alcuna risposta positiva. Se volete semplicemente donare il sangue e che il sangue dei non vaccinati venga etichettato e in seguito utilizzato come tale (che è ciò che molte persone non vaccinate vogliono), attualmente non avete altra scelta che aspettare fino a quando avremo in funzione le nostre infrastrutture con i necessari permessi.
Dato che il nostro primo passo è di focalizzarci sull’abbinamento dei gruppi sanguigni, non c’è bisogno che doniate “in anticipo”, vi contatteremo direttamente quando avremo bisogno del vostro sangue per uno degli altri nostri iscritti.

La questione legale è diffusa in tutti i paesi, ma non abbiamo visto da nessuna parte una legge che vieti esplicitamente a una clinica di lasciare la scelta del donatore di sangue, o del tipo di sangue del donatore, al paziente. E abbiamo assunto diversi avvocati per aiutarci a trovare queste leggi…non ne hanno trovata una.

Non vi è alcun motivo medico per utilizzare solo il sangue della Croce Rossa e dell’AVIS o per negare al paziente di portare lui stesso un potenziale donatore di sangue con il gruppo sanguigno appropriato. Se il vostro medico dice il contrario, sta mentendo o non lo sa. Dire che non è fattibile o consigliato per un motivo medico bolla tutte le cliniche e i medici che lo hanno sempre praticato come poco professionali o idioti. In molte parti del terzo mondo, è normale che ai pazienti venga chiesto di portare un parente come donatore di sangue. È una tipica arroganza occidentale pensare che solo noi qui nel cosiddetto Occidente abbiamo un sistema sanitario altamente sviluppato. Paesi come il Sudafrica, ad esempio, hanno persino alcuni dei migliori ospedali del mondo.

Spesso, soprattutto dagli ospedali tedeschi, vengono usate argomentazioni come “potrebbero esserci conflitti psicologici se hai il sangue di un parente” o simili assurdità…tutte scuse per riuscire a mantenere lo status quo.
Quindi in realtà non c’è motivo di negare questo diritto fondamentale. Perché lo fanno allora? Possiamo solo speculare qui, dal momento che nessuno in carica ammetterà di cosa si tratta, vale a dire un sacco di soldi (i grandi soldi), il potere e il far passare un programma che ci ha portato negli ultimi 2 anni di “pandemia” con tutte le sue conseguenze insensate, distruttive e talvolta pericolose per la vita (ad esempio effetti collaterali della vaccinazione su una scala mai vista prima).

Come esempio di questo programma, ecco una dichiarazione di Ann Bressington, ex membro del Consiglio legislativo dell’Australia occidentale. Un esempio dall’Australia, ma che può essere applicato paro paro praticamente a tutti i paesi del mondo. Ovviamente questa la si potrebbe definire una “teoria del complotto” e ignorarla, ma ci sono dozzine di tali affermazioni autentiche (precedentemente camuffate da “società segrete”, oggi facilmente reperibili su Internet) sia da parte di politici che di sedicenti leader di questo “Nuovo Ordine Mondiale”, ad es. nel libro di Klaus Schwab “Covid 19: Il grande reset”.

https://safeblood.ch/wp-content/uploads/2022/08/ANN_Bressington.mp4

Insistete sul vostro diritto umano, citate in giudizio la clinica, trovatene un’altra…fate tutto il necessario per evitare che vi venga trasfuso sangue contaminato da mRNA. Siamo in prima linea a lottareperquesto. Apartiredalloscorsosettembre,trovateundatabasedeinostripartnersanitari nella vostra area riservata…così potrete trovare una clinica online che vi garantirà il rispetto dei vostri diritti di base…ma vedrete anche lì quali cliniche ve lo negheranno.

Perché ci rifiutiamo di accettare l’intero imposizione fascista vaccinale che sta avvenendo nel mondo in questo momento. Per noi i vaccinati e i non vaccinati sono prima di tutto esseri umani, nessuno più prezioso dell’altro. Certo, distinguiamo questi due gruppi per motivi puramente medici, perché non vogliamo sangue vaccinato. È comprensibile che ci si possa chiedere se ha senso che una persona vaccinata voglia sangue non vaccinato.

Ma non dobbiamo dimenticare due cose qui: in primo luogo, molte persone sono state vaccinate solo sotto una pressione disumana e non lo rifarebbero mai più, e in secondo luogo, siamo totalmente convinti che meno ossidi di grafene e proteine spike dai al corpo, meglio è. Nessuna vaccinazione super, una vaccinazione meglio di due e così via. Siamo tutti umani e commettiamo errori. Non puniamo nessuno per l’errore di essersi vaccinato, e se c’è qualcuno che pensa che qui non ci sia posto per i vaccinati, quello fuori posto è proprio lui.

Con l’avvento dei nuovi vaccini a mRNA (come i vaccini per il Covid), ci troviamo di fronte ad una serie di nuove sfide, poiché nel tempo le cosiddette proteine spike vengono neutralizzate solamente in parte e non se ne conosce la portata. Secondo l’attuale stato della scienza, una gran quantità di additivi non organici non dichiarati contenuti in questi vaccini possono essere parzialmente eliminati dai metodi tradizionali di purificazione.

Il microscopio a campo oscuro mostra la presenza nel sangue di queste particelle anche dopo almeno 6 mesi, in alcuni casi non possono neppure essere degradate. Un gran numero di ricercatori e medici ha esternato grandi preoccupazioni riguardo i vaccini Covid, ma sono anche convinti che, attraverso il sangue, entrino nel corpo dalla porta sul retro, per così dire, e vi rimangano. Nella sezione delle FAQ

troverete un gran numero di link a informazioni molto importanti che non troverete in nessuno dei mass media.

Ulteriori informazioni sui gruppi sanguigni dei nostri membri e sulla compatibilità tra gruppi sanguigni in generale sono disponibili qui: https://safeblood.net/blutgruppendiagramme/

In gran parte dell’Africa, in Sudamerica e in numerosi stati degli USA, come il Texas, potete già averlo già da ora, nel resto del mondo ci vorrà un po’ più di tempo. In termini temporali, non possiamo fare alcuna promessa, più iscritti abbiamo, più accadrà velocemente, nel migliore dei casi , può essere nel corso di quest’anno, ma potrebbe anche essere che la nostra battaglia continuerà più a lungo. Quando sarà il momento, avremo una gran quantità di partner (ospedali, cliniche, laboratori) dove potrete donare e ricevere sangue. È improbabile che la Croce Rossa, in quanto monopolista in materia di riserve di sangue, cederà mai. Non appena riusciremo a realizzare politicamente che anche in questo settore l’economia di libero mercato renda possibile la concorrenza, allora le cose andranno decisamente meglio. Al momento non si ha scelta quando si tratta di donare il sangue: o si fa una donazione alla Croce Rossa e all’AVIS e il sangue non vaccinato finisce nella stessa confezione del sangue vaccinato, oppure si lascia stare e si aspetta finché non avremo un’alternativa.

Quando si tratta di prelevare il sangue, le cose stanno così: La nostra principale preoccupazione è essere in grado di fornire o trovare sangue “non vaccinato” a chiunque lo desideri. La parte di pura mediazione è già una realtà, sul nostro sito web puoi trovare un donatore di sangue idoneo (https://safeblood.it/it/cerca-gruppi-sanguigni-compatibili/ o con l’indirizzo del tuo Paese al posto di “it”). Al momento il problema è la carenza di partner sanitari (cliniche) dove poter portare il vostro donatore di sangue selezionato. Non ne abbiamo attualmente nessuno in tutta Europa, ma stiamo procedendo con il contattare tutte le cliniche e prevediamo di trovare il primo partner molto presto. Quanto prima forniremo un elenco dei partner in Africa, USA e Messico.

La creazione di una valida banca del sangue è attualmente ancora un sogno futuro perché fintanto che non potremo dimostrare scientificamente che il “nostro sangue” (una volta che avremo le banche del sangue) proviene da persone non vaccinate…il funzionamento di una banca del sangue del genere è assolutamente inutile…verrebbe chiusa il primo giorno. La procedura qui è quindi di creare per prima cosa un test scientificamente riconosciuto (la microscopia in campo oscuro è perfettamente sufficiente per noi, ma non per il legislatore) e solo successivamente costruire le infrastrutture. In questa prima fase ci concentriamo perciò sulla mediazione e sull’applicare pressione sugli ospedali affinché consentano (di nuovo) la libera scelta del donatore di sangue. Prima del Coronavirus, questo era possibile senza problemi e vogliamo raggiungere di nuovo questo stato.

C’è sempre una possibilità di “aggirare l’ostacolo”, se la via diretta non è possibile, e in questo caso dichiareremo semplicemente il “nostro” sangue come essere “sangue di membri di SafeBlood”, e non lo dichiareremo “non vaccinato”, il che è per noi più che sufficiente, e in questo modo non saremo in conflitto con alcuna legge.
Perciò, cosa consigliamo di fare nel momento in cui si ha bisogno di sangue immediatamente? Consigliamo di fare un testamento biologico in cui scrivere che “per motivi personali non si vuole sangue conservato”. Non menzionate una parola su vaccinazioni e simili e non fornite altre informazioni se non “motivi personali”. Scrivete inoltre che indicate un parente (se ne avete uno) come potenziale donatore di sangue che può essere contattato immediatamente (o che è presente di persona ad un intervento programmato) che ha lo stesso vostro gruppo sanguigno. Se non avete un parente, scriveteci immediatamente (come membro andate su https://safeblood.it/it/cerca-gruppi-sanguigni-compatibili/ e premete il pulsante nero “richiesta donatore di sangue via email”) quando l’ospedale darà il via libera al vostro volere, allora ne troveremo uno. Al momento, però, in realtà non è consigliabile presentarsi come oppositori della vaccinazione, perché poi si viene subito etichettati come “il nemico”, e nessuno è interessato ad aiutarvi. Una volta che saremo ben conosciuti come organizzazione e avremo una posizione davvero forte, potremo dire “Sono un membro di SafeBlood e la mia tessera di iscrizione (https://safeblood.it/it/mitgliederausweis-2/) dice cosa fare in questo caso”. Una volta che avremo una grande presenza nella maggior parte dei paesi, non ci sarà più modo di aggirarci – e lasciatevelo dire, siamo sulla buona strada per raggiungere questo obiettivo. – grazie a persone come voi.

Tuttavia, se vi piace difendere la vostra posizione, potreste già dire “Sono un membro di SafeBlood e il codice QR sulla mia tessera vi porta direttamente al mio testamento biologico, con chiare istruzioni per i professionisti medici” – e non dovete spiegare altro. Se venite portati in ospedale e siete incoscienti, i medici cercheranno istruzioni e troveranno comunque la vostra tessera.

Dato che vogliamo poter abbinare donatori e riceventi, facendolo a livello internazionale, abbiamo la necessità di archiviare i dati dei nostri associati in un database online. Siamo consapevoli che ciò comporta alcuni rischi che cerchiamo di minimizzare con grandi sforzi nella protezione dei vostri dati utilizzando le più innovative tecnologie (come per https://safeblood.it/en/ufaq/how-do-you-make-sure-that-someone-cant-access-all-the-living-wills-o n-the-website/). Inoltre, poiché stiamo fattivamente cercando di rimanere un passo avanti ai possibili attaccanti, con regolarità cerchiamo noi stessi di hackerare il nostro database, ad oggi senza alcun successo. Tuttavia, siamo consapevoli che qualsiasi database online può essere hackerato e questo è uno dei motivi per cui, ad esempio, eliminiamo la vostra carta d’identità non appena il nostro staff ha verificato i vostri dati, in genere dopo un paio di giorni.

Certamente anche se questo database non è online ed è archiviato solo su un hard drive esterno, potrebbe anch’esso essere rubato ed anche hackerato, il che significa semplicemente che dovete essere voi a decidere cosa sia più importante: la possibilità di trovare un donatore di sangue quando ne avrete la necessità (ed anche essere trovati come donatori quando necessita ad altri), o la vostra massima privacy non fornendo informazioni sensibili, nè a noi nè a chiunque altro, tanto da non poter essere trovati. Non ci sono altre possibilità.

Tuttavia, noi crediamo fermamente che una volta iniziato ad utilizzare un telefono cellulare, Internet, un’e-mail, o qualsiasi altro tipo di informazione digitale (inclusi tutti i dati raccolti da qualsiasi ospedale in cui siate stati ricoverati) sia molto semplicistico credere che qualsiasi cosa trasmessa tramite uno qualsiasi di questi canali rimarrà privato, non ha importanza quanto stretti siano i vostri provvedimenti in fatto di privacy su ciascuno di questi dispositivi. Inoltre, credere che i canali Telegram siano più sicuri di Whatsapp o altri simili è più che un’illusione. Al contrario, è ovvio che come associato o utilizzatore delle suddette organizzazioni potreste chiaramente appartenere ad una delle tipologie maggiormente critiche, o non dispiacervi di essere identificati come uno di loro, o preferire scegliere di rimanere completamente sconosciuti o sotto i radar. E poi, ovviamente, smettere di usare tutti i dispositivi elettronici menzionati all’inizio, compresi i trasporti pubblici, gli ospedali, i supermercati (a meno che non paghiate solo in contanti e vi assicuriate che nessuna telecamera di sorveglianza sia attiva quando passate davanti la cassa…).

L’approccio personale a questo problema da parte dell’intero staff di SafeBlood è: diciamo apertamente a chiunque sia interessato che ci rifiutiamo di partecipare allo studio genetico mondiale che passa sotto il nome di “vaccini a mRNA” o simili, e invitiamo tutti ad aggiungerci a qualsiasi database. Inoltre, affermiamo di opporci pubblicamente a qualsiasi partecipazione forzata a simili studi. Viviamo semplicemente una vita che ci permette di difendere quelli che tutti noi crediamo essere valori personali importanti e non abbiamo segreti…proprio come insegnamo ai nostri figli e nipoti a difendere i loro valori, perché se non lo facciamo, alla fine ci troveremo in una condizione in cui non ci saranno più valori da difendere.

E per quanto riguarda la privacy e la riservatezza di qualsiasi dato: siamo pienamente consapevoli del fatto che non esistano più non appena si utilizza uno dei suddetti dispositivi elettronici. Qualsiasi altra cosa sarebbe un’illusione.
Ma, non tutti hanno il privilegio di poter difendere pubblicamente i propri valori in ogni momento e per quelli di voi che sono membri di SafeBlood, facciamo il possibile per proteggere i vostri dati e la vostra privacy nel miglior modo possibile.